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SABATO CHIUSI

Risparmiare sul riscaldamento durante l’inverno

 

Sta per partire la stagione del riscaldamento attivo in casa.
Anzi, a dire la verità in alcune zone del nostro Paese è già iniziata.
Di conseguenza, con i consumi energetici, parliamo di spese che inevitabilmente crescono e pesano molto sul bilancio familiare.

Ma è possibile risparmiare, per il bene dell’ambiente e del nostro portafoglio?

 

6 zone in cui è convenzionalmente suddivisa l’Italia
per accendere i riscaldamenti:

  • Zona A.

    La più calda tocca solo sei comuni: 6 ore al giorno dal primo dicembre al 15 marzo;

  • Zona B.

    Diffusa soprattutto nelle aree costiere di Sicilia, Sardegna e Calabria meridionale: 8 ore al giorno dal primo dicembre al 31 marzo.

  • Zona C.

    Anche questa interessa esclusivamente il Sud insieme alle aree costiere del Lazio meridionale: 10 ore giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo;

  • Zona D.

    Interessa le aree interne di tutto il centro, centro-nord e isole maggiori: 12 ore giornaliere dal primo novembre al 15 aprile.

  • Zona E.

    Tocca l’Appennino, la Pianura Padana e le aree subalpine: 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile.

  • Zona F.

    Interessa le Alpi e alcune aree appenniniche: in queste zone non c’è alcuna limitazione.

 

Consigli utili:

  1. Effettuare regolarmente la manutenzione degli impianti, dal momento che un impianto ben regolato e in perfetta efficienza consuma meno.
  2. Fare un check-up alla propria casa. Far valutare lo stato dell’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi benefici. Oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento anche fino al 40%, gli interventi diventano ulteriormente convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, l’Ecobonus, che consente di detrarre dalle imposte IRPEF o IRES dal 50 all’85% delle spese sostenute a seconda della complessità dell’intervento.
  3. È opportuno valutare la sostituzione della propria caldaia se di vecchio tipo con una a condensazione. Per cui, tra l’altro, si può usufruire dell’Ecobonus.
  4. È necessario applicare valvole termostatiche ai termosifoni, obbligatorie per legge nei condomini, che permettono di ridurre i consumi fino al 20%. La loro applicazione diventa obbligatoria se si usufruisce dell’Ecobonus.
  5. Eliminare eventuali bolle d’aria nei termosifoni. E’ importante monitorare l’intero impianto ogni anno prima di iniziare ad accenderlo: basta girare la valvola corretta e lasciare che il termosifone sfiati in modo da rimuovere l’aria.
  6. Controllare la temperatura degli ambienti, poiché fa male scaldare la casa in eccesso; la normativa consente una temperatura fino a 22 gradi ma ricordiamo che ogni grado abbassato consente un risparmio tra il 5% e il 10% sui consumi.
  7. Fare attenzione alle ore di accensione, regolato secondo le Zone che abbiamo indicato.
  8. Evitare, se possibile, ostacoli davanti ai termosifoni. Non mettere i panni ad asciugare, evitare tende o copricaloriferi.
  9. Schermare le finestre durante la notte. Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
  10. Può sembrare una piccola cosa, ma chiudere anche solo un termosifone porta ad un grosso risparmio. Se quindi ci sono stanze della casa che vengono utilizzate raramente, è un’ottimo trucco tenere i termosifoni chiusi: in questo modo si evita di dover scaldare ambienti aggiuntivi e disperdere calore prezioso.

Ricordandoci queste semplici regole saremo in grado di risparmiare sul riscaldamento e fare qualcosa per il nostro ambiente.

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